Golden Pike 2015 "Alessandro Faggion diventa campione con un luccio di oltre 10 chili"
Quest’anno la prima prova del Golden Pike si è svolta presso l’impianto di pesca sportiva Tre Laghi in località Oscasale. La bella struttura, sede già da anni di una prova e della successiva finale del circuito, non ha smentito anche in questa edizione le sue grandi potenzialità. Va detto che la “primaverile” giornata in arrivo, e puntualmente annunciata dalle previsioni meteo, infatti non lasciava presagire una grande attività. Ma grazie anche al copioso ripopolamento avvenuto circa una settimana prima con la chiusura totale alla pesca nei giorni a seguire, gli 83 partecipanti, dopo un inizio in cui le catture si sono fatte attendere, hanno avuto un bel po’ da fare. Infatti, appena alzato un debole vento sufficiente ad increspare la superficie dei due bacini designati per la prova, le catture hanno iniziato a ripetersi da più lati dei bacini con attacchi ripetitivi e, purtroppo, anche tanti esocidi slamati. Dopo circa due ore di competizione, erano già state catturate diverse decine di lucci di media misura, nonché il big della manifestazione catturato dal bravo Scivoli Emanuele che ha fermato l’ago della bilancia a 7,2 kg; questo testimonia di fatto la grande opportunità che offre il Golden Pike ai suoi partecipanti, dunque gareggiare non solo per puntare a conquistare ai prestigiosi premi in palio o al conteso titolo di campione di un’edizione, ma soprattutto quello di poter avere una reale possibilità di allamare uno dei pesci più ricercati dagli spinningofili puntando anche a taglie che potrebbero rappresentare il pesce della vita. I lucci si sono dimostrati collaborativi sino a fine della competizione, tanto che i numeri di questa prima prova sono stati veramente importanti a fine giornata. Su 83 partecipanti infatti, sono stati catturati e rilasciati con le dovute cautele impartire dal regolamento e dagli organizzatori stessi prima dell’inizio della competizione, ben 62 esocidi per un peso totale di 176,5 kg e una media peso a pesca di circa 2,85 kg. I complimenti vanno sicuramente rivolti a tutti i concorrenti, che hanno dimostrato perseveranza, concentrazione e applicazione tecnica sino all’ultimo minuto di gara e ne sa qualcosa il bravo e fortunato Ennio Marchesan che con un pesce di oltre cinque chili allamato sul filo del termine delle quattro ore di competizione si è meritatamente guadagnato l’undicesimo piazzamento. I tre lanciatori che sono però riusciti ad arrivare a podio, hanno dimostrato di aver indubbiamente trovato gli spunti giusti con una resa in termini di numero di catture e di peso tale da averli fatti prevalere su tutti gli altri; al terzo posto si è piazzato Andrea Tosi con due pesci per un peso totale di kg 7,720, al secondo posto Pasquale Milani con tre esocidi per un peso di 10,380 ed al primo posto si è piazzato Ivan Ingiardi con ben quattro lucci totalizzando un peso complessivo di 11,110 kg. A fare la differenza in questo primo appuntamento sono stati soprattutto piccoli artificiali di reazione quali gli intramontabili cucchiaini rotanti, seguiti da minnow e spinnerbait questi ultimi preferiti nel loro utilizzo per la specifica caratteristica anti incaglio. Oltre a tutti i partecipanti, un sentito ringraziamento lo rivolgiamo agli sponsor che hanno creduto in questo progetto quali le aziende Salmo, Camor, T2 Distribution, Pure Fishing, Vista di Tisato Mauro e Pesca in Svezia per il prezioso supporto e contributo. I partecipanti si sono poi ritrovati a pranzo successivamente la premiazione nel ristorante della struttura, concludendo in allegria e sempre con un clima gioioso e goliardico questa prima prova del Golden Pike.
Fabrizio Mucciola vince la seconda selezione
A seguito dell’annullamento della seconda selezione in programma nelle Marche per le sfavorevoli condizioni meteo, il 29 novembre si è svolta l’ultima selettiva al lago di Acquapartita, presso il comprensorio Parco Laghi, valevole per l’accesso alla finale. Naturalmente con una gara in meno rispetto a quanto inizialmente programmato, per ogni selezione anziché accedere 20 pescatori alla finale ne sono entrati 30 in modo da comporre il numero pieno di finalisti. Nonostante la semina di lucci sostenuta qualche giorno prima a scopo di ripopolamento, le condizioni meteo che hanno versato con un forte abbassamento della temperatura hanno influenzato negativamente l’attività dei pesci tanto che i partecipanti sono dovuti ricorrere a tutta la loro esperienza per andare a segno sulle catture eseguite. Tutti gli esocidi allamati rispondevano a taglie medio piccole tanto che il pesce di maggior pezzatura è risultato essere un esemplare di quasi tre chili che ha valso a Fabrizio Mucciola anche il primo piazzamento in classifica. Anche in questa occasione le esche che hanno regalato i migliori risultati sono stati i cucchiaini rotanti, inizialmente preferiti dai partecipanti perché rappresentano artificiali con cui sondare rapidamente una buona estensione d’acqua aumentando così da subito le possibilità di cattura. Col passare del tempo, le condizioni si sono fatte più difficili e gli artificiali “di velocità” sono stati sostituiti con pesci in gomma e qualche jig manovrato lentamente sul fondo; ancora quale cattura si è fatta vedere, oltre ad attacchi e alcuni pesci slamati, non tali però da alterare l’andamento della classifica. Con un buon risultato in termini di soddisfazione, sono giunti a podio Francesco Zumbè con un terzo piazzamento, Walter Borelli col secondo e, come già detto prima, Fabrizio Mucciola salito nel gradino più alto del podio.
Un luccio di oltre 10 chili per il nuovo campione
Anche in questa circostanza i piccoli artificiali come rotanti e pesci in gomma armati hanno fatto la differenza, addirittura questi ultimi dopo metà gara sono stati impiegati con lentissime tecniche di movimento sul fondale, facendoli saltellare per stimolare la predazione da parte degli esocidi. Ma il vero colpo di scena lo si è visto a poco più di un’ora dal termine della competizione, quando appunto il bravo e fortunato Alessandro Faggion ha incannato a circa trenta metri dalla sponda uno stupendo esemplare che alla bilancia elettronica ha fatto registrare il peso di 10,890 kg. Con questo risultato, aumentando notevolmente la distanza dai restanti classificati, si è aggiudicato il titolo di campione e la soddisfazione di elevare il prestigioso trofeo emblema del Golden Pike.I pesci sono stati decisamente più difficili tanto che almeno metà delle catture complessive sono state effettuate con tecniche di ricerca sul fondo impiegando soprattutto artificiali piombati in gomma, recuperati lentamente con brevi soste. La premiazione ha visto assegnare a tutti i classificati i premi in palio offerti dagli sponsor Salmo, Camor, Pure Fishing, T2 Distribution, Vista di Tisato Mauro, e il tour operator PescainSvezia; a nome di questo ultimo, in particolare, Marco Di Giampietro ha personalmente consegnato ai primi tre classificati il voucher di assegnazione del soggiorno di pesca in Svezia, di una settimana, che darà la possibilità a questi tre ottimi pescatori di vivere un’indimenticabile vacanza all’estero.
Al pescatore che ha catturato il big pike, sempre Alessandro Faggion, è stato assegnato anche un generoso kit di esche artificiali e il soggiorno per un fine settimana a Levico Terme, presso l’hotel Sport, offerto dal medesimo e dalla Rf Spinning che, questa ultima, ha gentilmente messo a disposizione proprio personale per la realizzazione di parte del corredo fotografico pubblicato. Nello stesso contesto è stata consegnata alla società Predator Fishing Club di Bergamo, rappresentata in loco da un nutrito numero di soci, una targa di ringraziamento per collaborazione prestata.
Guarda il video della 1° prova di selezione
b
Guarda il video della 2° prova di selezione
Guarda il video della finale