Golden Pike 2012 "Stefano Invernizzi trionfa su tutti"
Lo scorso 21 ottobre si è tenuta la prima prova di selezione del circuito di pesca al luccio Golden Pike, evento che già dal suo primo appuntamento ha riscosso un grande successo facendo riscontrare il tutto esaurito. Infatti come stabilito dall’organizzazione, la società Insidefishing, era stato fissato un numero massimo di 60 concorrenti per un ovvio contenimento della pressione di pesca. Itinerario della gara è stato il lago di Acquapartita ampliamente noto come uno dei bacini più pescosi di lucci del comprensorio Parco Laghi situato a Bagno di Romagna sull’Appennino tosco romagnolo. I partecipanti puntualmente si sono radunati di buon mattino sulle sponde del lago dove, successivamente alla consegna dei gadget offerti dall’azienda Salmo e al briefing di apertura, hanno iniziato a prendere posizione sulle sponde del lago con partenza ad estrazione. Alle 8 in punto veniva dato il via ufficiale dal direttore di gara; va detto che le catture si sono fatte desiderare sin dall’inizio, complice la temperatura che era molto più vicino a quella di una classica giornata estiva piuttosto che autunnale. I concorrenti hanno dovuto inizialmente capire dove stazionavano i pesci che si trovavano da subito vicini alla sponda per poi portarsi fuori di qualche metro, probabilmente dopo aver avvertito la pressione di pesca con la continuità dei lanci. Dopo la prima mezz’ora di competizione hanno iniziato a farsi vedere le prime catture che rispondevano piuttosto bene ad artificiali poco invasivi mossi lentamente sul fondo; soprattutto in due sponde l’attività di pesca ha dato buoni risultati, rallentando a momenti in base alle finestre di attività degli esocidi. Grazie alla possibilità di muoversi liberamente su tutto il perimetro del lago, molti concorrenti hanno attuato numerosi spostamenti già dopo la prima ora di gara., strategia che non ha dato ragione come invece ci si aspettava. I risultati più appaganti sono infatti giunti a chi ha mantenuto la propria posizione, o al limite spostandoci appena di qualche metro, continuando assiduamente a “rastrellare” porzioni di fondale incappando ogni tanto a ragione in qualche abboccata.
Mentre nella prima metà gara i risultati migliori si sono avuti con artificiali in gomma, piccoli jerk e qualche minnow, nella seconda metà quando il sole era già alto e la temperatura si percepiva chiaramente in netto aumento hanno fatto da padroni gli ondulanti lanciati a lunga distanza verso il centro del lago e recuperati assai lentamente quasi a contatto col fondale. I lucci infatti rispondevano sui bagliori riflessi dalle superfici del cucchiaio, attaccando frequentemente in modo poco convinto e con la conseguente ferrata a vuoto. La cattura più grossa è stata eseguita dal giovane Edoardo Borrelli che ha salpato un magnifico esemplare di 5,2 chili utilizzando un piccolo jerk di colore rosso; dopo un breve tira e molla e qualche energica sfuriata, il luccio si è lasciato portare a riva anche per una soddisfacente foto ricordo che ha reso a Edoardo il gradino più alto del podio. Particolarmente interessanti anche le taglie medie dei lucci catturati, merito sicuramente della mirata semina eseguita dal gestore del comprensorio per valorizzare l’evento e dare l’opportunità a tutti lanciatori di potersi divertire, senza però dimenticare la già generosa popolazione presente nelle acque del lago. Incredibilmente verso il termine della gara, proprio a mezz’ora dalla fine, le catture si sono implementate con l’ultimo pesce salpato a cinque minuti dal segnale di termine. Un grande complimento va rivolto a quei bravi lanciatori che sono riusciti ad agganciare e pesare più catture, infatti più di qualcuno ha portato in classifica due lucci fino come il risultato di Marco Di Giampietro che si è aggiudicato un meritato secondo posto. Il terzo piazzamento se lo è aggiudicato Daniele Querzoni con un altro bel bestione di poco oltre quattro chili. In occasione di questa prima prova di selezione sono stati assegnati premi importanti, in particolare canne St. Croix specifiche per la pesca al luccio, e kit di esche artificiali Damiki, Black Flagg e Salmo su gentile concessione degli sponsor che hanno aderito a questa manifestazione. Si ricorda inoltre che i primi trenta classificati hanno avuto, di diritto, accesso alla finale che si disputerà il 25 novembre.
Roberto Bertaiola vince la 2° selezione
Dopo il primo appuntamento svoltosi ad Acquapartita, lo scorso 11 novembre è stata la volta della 2° prova di selezione del circuito Golden Pike, manifestazione di pesca al luccio che ha riscosso un grande successo coinvolgendo partecipanti da tutto il centro nord Italia e che vedrà contendersi il prestigioso trofeo in occasione della prossima finale il 25 novembre. Campo gara di questa seconda prova è stato l’impianto di pesca sportiva “Tre Laghi” ubicato in località Oscasale, vicino a Cremona, dove il gestore ha riservato per i concorrenti addirittura due laghi contigui generosamente ripopolati nei precedenti giorni appositamente per la gara. Sotto una pioggia torrenziale, i 60 partecipanti si sono tutti puntualmente trovati sul posto come stabilito dal programma, ricevendo da parte dell’organizzazione i gadget offerti dall’azienda Salmo e partecipando al briefing iniziale in cui venivano ribaditi alcuni aspetti del regolamento. Nonostante la pioggia sembrava aver dato un attimo di tregua proprio alla partenza, dopo neanche dieci minuti le precipitazioni sono andate via via intensificandosi ma senza spaventare gli incalliti agonisti che hanno resistito e si sono impegnati a fondo anche perché i lucci, nonostante tutto, erano in forte attività. Infatti dopo appena 10-15 minuti si sono fatti vedere i primi pesci agganciati soprattutto con artificiali di superfice nel lago più piccolo e dove non a caso l’acqua si era sporcata meno; hanno funzionato alla grande i wtd, piccole swimbait snodate o di gomma, e minnow galleggianti in grado di lavorare appena sotto il pelo dell’acqua, tutti utilizzati con una tecnica di recupero piuttosto lenta intervallata da stop & go animati. Dopo la prima ora e mezza di gara, Stefano Invernizzi aveva preso il comando della classifica con un luccio che alla bilancia risulterà poco meno di sei chili, un bellissimo esemplare che ha attaccato con convinzione il 4Play una piccola swimbait snodata dal movimento estremamente accattivante. Le catture si sono susseguite con una certa animazione fino a circa metà gara quando finalmente la pioggia iniziava seriamente a diradarsi fino a risparmiare i concorrenti almeno per l’ultima ora. Probabilmente dovuto al cambio di luce, nell’ultima mezz’ora si sono scatenati una serie di attacchi giunti a ripetizione sugli artificiali di molti concorrenti che grazie a questo exploit finale sono riusciti a recuperare importanti piazzamenti in classifica. A sorpresa, verso fine gara, ecco spuntare il bestione di turno che si è lanciato sull’esca di Roberto Bertaiola, un minnow jerk artigianale da 13 cm (realizzato dal costruttore Battista Vito) animatamente recuperato a strappi che ha saldamente trattenuto questo esocide di poco più di sette chili, un risultato straordinario per una gara di pesca ma soprattutto una grande soddisfazione per il bravo e fortunato Roberto. Al segnale del termine si aveva indicativamente idea dell’andamento delle catture, ma sono stati così numerosi i lucci pesati che tutto era possibile nella stesura finale della classifica. Il responso del direttore di gara è arrivato puntuale quando si è passati alle premiazioni: i primi 30 classificati accedevano di diritto alla finale, mentre per i primi dieci erano previsti i premi offerti dagli sponsor. Di tutto rispetto le pesate complessive se si considera che solamente il decimo classificato si è piazzato con poco più di tre chili.Sul podio hanno esultato, com’era intuibile, Roberto Bertaiola con due pesci per 8,280 kg, seguito con quasi sei chili di pescato da Stefano Invernizzi che ha conquistato un meritatissimo secondo posto, mentre il terzo piazzamento se lo è aggiudico Manuel Zancarli con due esocidi e un distacco dalla precedente posizione di appena 110 grammi. A conclusione della giornata, il positivo apprezzamento dei partecipanti ha dato ragione sulla scelta del campo gara che in termini di catture ha risposto in maniera più che soddisfacente. Un grande ringraziamento è stato rivolto al Predator Fishing Club di Bergamo per la fondamentale collaborazione, e ora invece tutti attendiamo impazienti la finale dove verrà decretato il campione dell’edizione 2012 del Golden Pike.
Il nuovo campione è Stefano Invernizzi
Lo scorso 27 novembre si è concluso il circuito Golden Pike che ha visto svolgersi la finale presso il lago di Acquapartita, ambiente rinomato per la pescosità dei lucci grazie alla gestione locare del Parco Laghi. I 60 finalisti provenienti dalle due precedenti prove di selezione, si sono radunati di primo mattino sulle sponde del lago dopo aver dato seguito all’appello di presenza. Subito prima della partenza, attraverso il briefing riassuntivo venivano chiariti gli ultimi dettagli e presentata la squadra dei giudici. Già in questi primi momenti era percepibile tra i partecipanti quella naturale tensione che si attiva quando ognuno vuol far suo il prestigio di una manifestazione così sentita e importante, ciò nonostante i comportamenti e gli atteggiamenti reciproci sono sempre stati rispettosi ed estremamente corretti. Dopo la disposizione sulle sponde del lago con partenza per estrazione, con un campo gara libero di essere impegnato, veniva dato ufficialmente il via alla competizione. Va precisato che nonostante le importanti semine eseguite in loco, l’attività di caccia dei lucci non è risultata entusiasmante tanto che i primi lanci per tutta la mezz’ora a seguire sono stati vani e il primo pesce si è visto addirittura dopo ben quaranta minuti di gara. Le condizioni si presentavano per nulla buone, anche se molti lanciatori avevano sperato sulla bassa pressione e il cielo inizialmente nuvoloso che ha lasciato filtrare qualche caldo raggio di sole verso il termine dell’appuntamento. Inizialmente sono stati pochissimi gli spostamenti eseguiti dai lanciatori quasi a volersi concentrare su spot precisi per capire le dinamiche dell’attività dei pesci.
Chi è partito utilizzando subito piccoli artificiali, ha repentinamente variato strategia implementando la misura delle esche e viceversa…ma a quasi un’ora dall’inizio della gara si aveva ben chiaro che l’inattività dei lucci non era dovuta alla tipologia degli artificiali o ad un’azione vincente piuttosto di un’altra, ma bensì alla condizione climatica che era stranamente sfavorevole. Una prima finestra di attività si è aperta a ridosso della metà gara, quando qualche cattura si è fatta vedere; per la verità non parliamo di esemplari di grossa taglia, anzi pesci di poco oltre un chilo agganciati soprattutto con artificiali fatti avanzare a ridosso del fondo come pesci in gomma piombati, minnow affondanti e ondulanti. Questa si è rivelata la strategia che a grandi linee hanno adottato tutti e tre i primi classificati, in testa fra tutti Stefano Invernizzi il quale con due lucci ha fatto registrare 2,250 chili all’ago della bilancia aggiudicandosi così il gradino più alto del podio. Stefano, oltre ad aggiudicarsi una prestigiosa canna St. Croix e un fantastico soggiorno di pesca in Svezia in una settimana sotto la vigile guida del tour operator “Pesca in Svezia”, ha posato con l’ambito trofeo realizzato appositamente per la manifestazione e simbolicamente consegnatogli come passaggio di ruolo da Roberto Bertozzi campione della precedente edizione. Con uno scarto di appena 390 grammi il secondo posto se lo è meritatamente guadagnato Aldo Ronconi, che per altro ha catturato anche il luccio di maggiore taglia aggiudicandosi il premio aggiuntivo per il Big Pike, vincitore anche lui di una canna St. Croix e un soggiorno di pesca sempre in Svezia di una settimana. A completare la rosa dei primi tre il giovane Edoardo Borrelli, giunto terzo, al quale è stata assegnata una canna da pesca St. Croix e anche lui un soggiorno di pesca in Svezia. Al termine della competizione, contabilizzando i tabulati dei giudici chiamati a verificare all’atto della cattura i pesi degli esocidi, si conteranno circa una ventina di lucci regolarmente certificati per la stilare la classifica finale. Prima di passare alle premiazioni tenutesi in un’accogliente saletta del ristorante Al Cacciatore, lo staff organizzatore dell’evento ha provveduto a una breve relazione introduttiva sull’andamento della manifestazione; contestualmente è stato presentato il prestigioso trofeo poi assegnato al primo classificato, illustrando l’obiettivo programmatico per la prossima edizione. Sono stati complessivamente premiati i primi venti piazzamenti mentre i gadget consistenti in magliette, berretti e porta chiavi personalizzati sono stati consegnati a tutti i partecipanti in occasione delle due prove di selezione. Un doveroso ringraziamento va rivolto agli sponsor che hanno creduto e appoggiato il Golden Pike, prime fra tutte la polacca Salmo Europe che commercializza esche artificiali, il tour operator “Pesca in Svezia” (www.pescainsvezia.it) e l’azienda T2 Distribution di Ferrara distributrice dei marchi St. Croix, Damiki e Black Flagg.
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